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L’ originale 100% biodegradabile

Calcolo della deforestazione per il fabbisogno europeo
di bare tradizionali

DATI
Ogni albero di conifere dopo 20 anni arriva a 15 metri.
La cinconferenza del tronco è in media 1.5 m.

Fabbisogno:
7,5 milioni di casse all'anno per 20 anni = 150000000 (150 milioni di casse).
Per ogni m³ di legno, è possibile produrre 5 casse.

SVOLGIMENTO
Un albero dopo 20 anni ha una circonferenza media di 1.5 m.
Ciò vuol dire che il raggio medio per calcolo inverso equivale a 2 𝜋r = 1.5 allora r= 1.5/2𝜋 = 0,238732 approssimativamente 25 cm. diametro 50 cm. Se il raggio è 25 cm. la superficie = 𝜋r2 = 0,19635 m² approssimativamente 0.2 m.
La cubatura dell’albero sarà = 0.2*15 = 3 m³.
Sito per calcolare il dato

Supposto che per ogni m³ di legno si producano 5 casse, ogni albero sarà capace di produrre 15 casse.
Se per produrre 15 casse ci vogliono 20 m² di superficie, in media ci vuole 1m² per 0,75 casse.
200000000 m² sono quelli necessari per produrre 150 milioni di casse, pari a 10000000 m² all’anno.
200 km² sono quelli necessari per produrre 150 milioni di casse, pari a 10 km² all’anno.
200 km² è pari all’incirca al territorio della città di Alessandria oppure a 28011 campi da calcio.

Conclusioni e link utili
Link superficie Alessandria
Link per l’equivalenza con i campi da calcio
10 km² è pari all’incirca al territorio del comune di Vaprio d’Agogna oppure a 1400 campi da calcio.

Sito per calcolo superficie provincia Novara

10 km² copre il centro della città di Milano e molti comuni della città metropolitana oppure l’area Turbigo, Trecate, Vespolate, Novara.
Sito per costruire la mappa

Vantaggi e specifiche tecniche

Vantaggi di una bara ecologica

Si desidera illustrare, per farne capire l’importanza, i vantaggi della bara ecologica costruita in grande parte con materiali diversi dal legno purché biodegradabili. Essa viene prodotta con lastre di cellulosa ricavate dalle fibre naturali recuperate e rigenerate, e cortame di legno giuntato a pettine, evitando in parte il depauperamento forestale. Ulteriore valore aggiunto è inoltre il risparmio energetico durante la cremazione.

Cremazione e inumazione

I tempi ridotti in caso di cremazione concorrono al risparmio energetico: un’ora e mezza per la bara in legno, un’ora per quella in cellulosa. Quindi consi- derando circa 80.000/100.000 cremazioni anno in Italia, con un totale di 120.000/150.000 ore di combustione, si arriverebbe ad una diminuzione di 33.000 ore di esercizio, l’equivalente di 22.000 cremazioni in meno. Il mancato uso di vernici limita le incrostazioni interne al forno, a beneficio dei filtri e del loro smaltimento, ed implica zero emissioni di fumi tossici in atmosfera. In caso di inumazione, la completa compostabilità favorisce la mineralizzazione della salma con indumenti di fibre naturali, oltre al mancato intervento per il recupero delle parti molli indecomposte e per lo smaltimento del tavolame residuo infetto.

Migliori proprietà fisiche

Non teme la pioggia, non infracidisce con l’umidità e ha un peso limitato di 17 kg, contro i 60/100 kg circa delle bare tradizionali.

Basso consumo di legname

Notevoli benefici sono legati anche al consumo di legname.
Da un m3 di legno si ricavano 5/6 bare tradizionali, contro le 30/35 nel caso di bara ecologica in fibra vergine.

Ridotto impatto sociale

Il taglio ed il commercio illegale del legname, oltre a minacciare la biodiversità floro-faunistica e la frode fiscale, producono guadagni che vengono destinati al finanziamento di guerre intestine del terzo e quarto mondo.
Diversamente da quanto accade con le massicce importazioni extracomunitarie di bare in legno, il manufatto è totalmente italiano e allineato con i cofani in cellulosa europei in uso da sempre, ad esempio nel Regno Unito, in Irlanda, in Olanda ecc. Inoltre, ogni anno vengono importati in Italia da paesi extra-comunitari europei ed asiatici presumibilmente circa 120.000 bare, penalizzando circa 500/550 posti di lavoro.

Test effettuati e autorizzazione Ministero della Salute

Tra i test richiesti dall’Istituto Superiore della Sanità (organo tecnico del Ministero Della Salute) superati dalla cassa ecologica, ricordiamo:
1. Verifica del carico derivante dal terreno di copertura della fossa di inumazione su cassa di legno e cassa di cellulosa.
2. Valutazione che i metalli pesanti durante la fase di cremazione non diano luogo al superamento dei limiti di emissione al camino o cessioni nel suolo
3. Verifica delle sostanze emesse durante la combustione comprensiva di campionamento, analisi e specifica della metodica utilizzata.
4. Valutazioni delle cessioni del terreno in caso di inumazione comprensiva di campionamento e analisi.
5. Valutazioni della biodegradabilità aerobica/anaerobica ultima secondo norma UNI ENI 4046 (analisi chimico fisiche su materiale per bare mortuarie).
6. Prova di trasportabilità cofano ecologico.
7. Prova di impermeabilità su cofano mortuario in cellulosa pressata e in legno.


Il prodotto risulta pertanto autorizzato dal Ministero Della Salute. Al contrario, per le bare tradizionali in legno, non sono mai stati richiesti i sopra descritti test, sia per la presenza massiccia di vernici che per i consumi energetici e la provenienza del legno. Tutto ciò suggerisce che la bara ecologica sia oggettivamente portatrice di vantaggi in assoluto.

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